Ma adesso mi par di potere con qualche sicurezza finir di temere, sentendomi ratificar per tanti versi che il suo negozio cammina felicemente verso la spedizione; del che non solo meco medesimo mi rallegro, ma, per rendermi più gioconda questa allegrezza, la fo ancora manifesta a V. S. Ecc.ma per mezo di queste quattro righe, riserbando dopo il suo ritorno a dichiararle presenzialmente, con più efficace et abbondante dimostrazion di affetto, il vivo sentimento del mio cuore. Il Ser.mo Gran Duca, in questo tempo che ella ma[nca di qua, ra]giona spesso di lei, e sempre con gusto, e dà segni di singolar affezzione verso V. S. Il S.r Principe Gio. Carlo, sapendo che hoggi scrivevo a V. S., mi ha commesso che io la saluti in suo nome, e le dica che la sta attendendo con ansietà.
Il Chiaramonti non ha ancor finito di far gemere i miseri torchi, i quali con molta renitenza conducono a fine l'opera incominciata(277), nè l'autore può con gran forza spigner le leve, perchè è partito di Pisa febricitante di quartana: con tutto ciò presto (per quel che si dice) uscirà fuori questo escremento di humor melancolico.
E qui, per non deviarla più a lungo dalle sue occupazioni, finisco col ricordarle il mio reverentissimo ossequio e singolar devozione, con la quale bacio a V. S. Ecc.ma le mani.
Mi favorisca per grazia, vedendo il P. D. Benedetto, di dirle in mio nome che io vivo ricordevolissimo delli oblighi che le tengo, e desideroso più che mai della sua grazia, alla quale con cordiale affetto mi raccomando.
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