La soave conversatione di S. Sig.ria Ill.ma son sicuro che gli rende molto meno noiosa la sua absenza dalla casa propria. Oh s'io potessi gustare alcuna volta de i loro dotti e sensati ragionamenti, quanto mi terrei contento!
Quanto a' miei studii, sappia V. S., ch'io attendo più che mai alla musica, dove, per quel poco di talento che Dio m'ha dato, mi pare d'havere scoperto sin qui (oltre le cose cavate da i manoscritti greci) bellissime osservationi, così nella parte del melos come ritmo, et in particolare circa i modi o tuoni antichi, con pensiero, quando che sia, di provare se mi riuscirà ridurli in pratica con un nuovo instrumento che ho per la fantasia, nel quale si potranno sonare le consonanze nella loro perfezzione. Io spero che dal libro composto sopra la Lira Berberina(637) (il quale uscirà presto fuori) si potrà giudicare quello ch'io possi fare in questo genere. Desidero che V. S. mi favorisca d'avvisarmi di qual materia sono fasciate le ruote che percuotono le corde di quell'instrumento del Sig.r Principe D. Lorenzo. E baciandoli affettuosamente la mano, prego S. D. M.tà a concederli quanto desidera.
Di Roma, questo dì 27 d'Ott.re 1633.
Di V. S. molto Ill.re
alla quale bacio di nuovo le mani, e di nuovo me li offerisco prontissimo a servirla in ogni occorrenza.
Aff.mo Serv.re di cuore
[vedi figura 2759.gif]
2760*.
CLAUDIO COSTAMEZZANA ad ANTONIO BARBERINI in Roma.
Piacenza, 27 ottobre 1633.
Cfr. Vol. XIX, Doc. XXIV, b, 82) [Edizione Nazionale].
2761*.
MARIO GUIDUCCI a GALILEO in Siena.
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S. Sig Dio Lira Berberina Principe D Lorenzo Roma Ott Serv Roma Doc Edizione Nazionale Siena
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