E con affetto gli bacio le mani.
D'Arcetri, li 17 di Giugno 1636.
Di V. S. molto I.
Parat.mo et Obblig.mo Ser.reGalileo Galilei.
Fuori: Al molto Ill.re Sig.re e Pad.ne Osser.moIl Sig.r Giobat.a Pandolfini.
In sua mano.
3313.
GALILEO a [FULGENZIO MICANZIO in Venezia].
Arcetri, 21 giugno 1636.
Bibl. Marciana in Venezia. Cod. XLVII della Cl. X It, n.° 7. - Autografa.
Rev.mo P.re e mio Sig.r Col.mo
Starò con gran desiderio aspettando il minuto ragguaglio dello stato de' miei nipoti di Baviera(1380); e se Alberto, che deve esser quello del quale l'organista(1381) ha parlato a V. P. R.ma harà voglia e licenza di venire in Italia, mi sarà caro e lo riceverò volentieri, perchè desidero d'aiutare tutta quella famiglia, sì come son per fare; e tra tanto mi favorisca d'intendere il modo più spedito di poter mandar danari a' detti miei nipoti, e mandando io cento piastre Fiorentine costì, quello che perverrebbe a loro in Monaco, o pure se fosse meglio mandare in oro; e l'istesso S. Elzevirio(1382) potrà facilmente metterci su la strada di poter far questo negozio con la minor perdita che sia possibile. Al quale S. Elzevirio, scrissi a V. P. R.ma che mi facesse grazia di dire che mi trovavo haver due delle mie opere tradotte latine, che sono le lettere Delle macchie solari e'l trattato Delle cose che stanno sopra l'acqua e che in quella si muovono; amendue le quali opere hanno grandissima chiesta, e non se ne trovano più, e però vedesse se gli metteva conto il ristamparle così latine, o vero anco latine e italiane insieme.
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