Mi son fatto leggere amendue, li quali sono pieni della sua, in ogni genere, singolar dottrina; et in particolare le tante varie definizioni che ella apporta del centro e della circonferenza, mi hanno fatto meco medesimo dolermi della sterilità del mio ingegno, che giamai, oltre a quelle pure notizie che ne apportano i semplici geometri e mecanici, non harei saputo introdur niuna minima nuova cognizione: e se, come i sopradetti matematici dalle definizioni deducono poi un numero grandissimo di teoremi e problemi con loro sottilissime dimostrazioni, sarà che V. S. Eccellentiss. o altri deduchino simili nuove conseguenze, ne nascerà una nuova et ammirabile scienza; et a lei, come primo e principale introduttore, converrà con qualche esempio aprire la porta alla strada lunghissima che resta.
L'altro dell'Ala di Simmia Rodio(647) mi si rende maraviglioso più per le interpretazioni che vengono dalli autori, e sopra li altri da V. S. Eccellentiss., date all'enigma, che non è l'enigma istesso. Ma veramente il trovare modo di addattare sensi e fisici e metafisici e teologici sopra parole che potrebbero essere state una semplice fantasia, per non dir chimera, del suo prolatore raddoppia in me la maraviglia delli ingegni tanto acuti e speculativi.
Pensavo a questa ora di poter inviarle le mie risposte sopra il candore della luna, distese in forma di lettera a lei medesima; e già le havevo quasi che ridotte al netto, quando mi è venuto aviso(648) che il Sereniss. P. Leopoldo, alla cui Altezza havevo in prima scritto, si maravigliava che io havessi mutato concetto, solo per dubbio che, dovendo tali mie risposte esser publicate con le stampe, vi fusse inserto il nome glorioso di Sua Altezza, cosa aliena dal suo pensiero, anzi facendomi intendere di esser per gradire che il nome suo faccia manifesto della sua compiacenza di esser frapposto tra me et uno de i più famosi litterati del nostro secolo.
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