La terza, che vestì l'abito di s. Domenico, e che ora si trova in Roma nel convento de' santi Domenico e Sisto, riescì mediocremente nel canto e suono.
In questo frattempo fu cercato il Fortunati per maestro alla Corte di Portogallo, per essere mancato il gran Perez; a quella di Salisburgo, ed a Parigi per il teatro in allora di Monsieur fratello del Re; ma per riconoscenza verso de' suoi Sovrani ricusò ogni offerta, benchè assai più lucrosa.
Dopo di aver viaggiato per varie città d'Italia, nelle quali pose in iscena diverse Opere serie e buffe, passò in Germania, raccomandato sempre da' suoi Sovrani e padroni; e quindi a Dresda per tre volte, e sempre con profitto, ricevendo anche grandi distinzioni da quel Sovrano e da tutti i Principi a cagione della sua brava scolara. Andò poscia a Berlino, dove la Musica era veramente portata in trionfo, e quel Sovrano Federico Guglielmo II padre del Re presente lo ricolmò di onori e di beneficenze per alcuni pezzi vocali ed altri strumentali che scrisse a quella Corte. Restituito al suo impiego alla Corte di Parma; continuò nello stesso onorevolmente sino all'anno 1802 cioè sino alla morte del Real Sovrano D. Ferdinando, ed in appresso si è occupato, come in oggi pur anco si occupa, nel formare dei bravi allievi sì nel canto, che nel suono e nella musicale composizione.
Questo virtuoso filarmonico fu accettato nel 1810 per socio ordinario della Sezione Musicale nella Classe delle Belle Arti della Società Italiana di Scienze, Lettere ed Arti.
| |
Roma Domenico Sisto Fortunati Corte Portogallo Perez Salisburgo Parigi Monsieur Sovrani Italia Opere Germania Sovrani Dresda Sovrano Principi Berlino Musica Sovrano Federico Guglielmo II Corte Corte Parma Real Sovrano D Ferdinando Sezione Musicale Classe Belle Arti Società Italiana Scienze Lettere Arti
|