Sopravennono di poi gli avisi come Vitellozzo era in Arezzo e che la ribellione era chiara, a' quali non prestavano fede e' collegi ed el popolo accecati in questa pazzia; pure risonando da ogni banda questo romore, mandorono Simone Banchi, che era di collegio, in verso Arezzo, a intendere se Vitellozzo vi era o vi era stato. El quale tornato riferí assolutamente essere falso, e che, se bene gli aretini avevono prese le arme e ribellatisi, non vi era entrato forestiere alcuno; e però e' collegi si confermavano in opinione che e' non fussi necessario per la ricuperazione di Arezzo levare la gente di quello di Pisa, ma che e' bastassino e' contadini ed uomini del paese, a' quali si era ne' primi dí mandati commessari per levargli e mettergli insieme. Non facevano cosí gli inimici nostri, anzi sollecitavano con ogni industria di non perdere una tanta occasione, perché Vitellozzo, come fu giunto in Arezzo, parendogli che le cose fussino in termini che se le genti nostre che erano in quello di Pisa vi venivano, non vi fussi rimedio, statovi poche ore e confortati gli uomini con speranza di soccorso e lasciatovi messer Iulio suo fratello bastardo e vescovo di Castello, se ne partí o per paura o per sollecitare e' provvedimenti; e pochi dí poi, inteso non vi essere venuto soccorso alcuno, vi ritornò con buono numero di cavalli, e doppo lui non molto, el signor Paolo Orsini e Fabio suo figliuolo, e con loro Piero de' Medici ed alcuni uomini di arme di Giampaolo Baglioni. Le quali cose intese a Firenze, si conobbe chiaramente che la ribellione di Arezzo era vera e che bisognava provedervi con ogni forza e però si scrisse al commessario in quello di Pisa, che subito aviassi le gente nostre in verso Arezzo, e cosí si levò el campo da Vicopisano, dove se fussino stati piú uno dí o dua lo ottenevano.
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