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      170 Intendi, quelle brutte cose che riguardavano la morte di Giuliano, e la sconfitta dell’esercito: e però non sono riferite.
      171 Questo periodo non mi garba. Che è il cantico di molti nomi, oden polyonymon? Dicono debba intendersi il cantico detto dai Greci dozologia megale. E quale è? Laudamus te, Adoramus te ec. o il Benedicite coeli Domini Domino ec., o la Litania? E quale è il senso di tutto questo?
      172 Questi tre periodi sono così ravviluppati, e sgarbati nel greco, che a stenti ho potuto renderli con certa chiarezza in italiano. Non ci è che fare quando si ha a tradurre concettuzzi magri e stiracchiati: la traduzione va sempre zoppa. Questo dialogo non è tenuto di Luciano, è scritto male, e pare roba d’uno scolare.
      173 Nel testo il bisticcio è maggiore: e tale che ognuno dirà stare bellissimamente che si chiami bellissimo. Chi traduce può moderare un po’, non correggere nè mutare, se vuole ritrarre fedelmente l’autore.
      174 Lacuna nel testo.
      175 Musonio fu bandito da Nerone, perchè insegnando filosofia si tirava dietro i giovani. V. Tacito, An., lib. XV, c. 71. Egli fu tra i prigionieri che cavarono la fossa su l’istmo, come narra Filostrato, V, 19. Da questo dialogo pare che egli dipoi fu trasportato a Lenno. Oggi si vuol tagliare l’istmo di Suez, e non si è dimenticato questo di Corinto: si farà l’uno, e forse l’altro taglio, non per capriccio di tiranno, ma per comune volere di popoli civili.
      176 Intendi l’isola di Lenno, dove Musonio era confinato, e dove si finge questo dialogo.


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Opere di Luciano voltate in italiano da Luigi Settembrini
Volume Terzo
di Lucianus
Edizione Le Monnier Firenze
1862 pagine 448

   





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