Il numero degli scolari (chesono insolenti a misura del temperamento gotico) sei anni sono
erano 1.500; ma ora fanno assai quando arrivano a 800, e assaissimoquando arrivano a 1.000. Si legge da' dottori tutto l'anno,
fuori che ne' giorni canicolari, per Natale, per Pasqua e per laPentecoste, a' quali tempi hanno otto giorni di vacanza: leggono
il lunedì, martedì, giovedì e venerdì, e fra mattino e giorno lelezioni durano sette ore; se qualcheduno vuol lezioni particolari
bisogna che le paghi del proprio. Il mercoledì ed il sabato si fannoin ciascuna facultà le dispute, e chi sostiene stampa la materia
che vuol sostenere in libretti, come facciamo noi: sostiene treore la mattina e tre la sera. I primi ad argomentare sono i professori
della propria facultà, e di poi chiunque vuole. I vasi dellescuole sono quattro, dove a tutte l'ore e nel medesimo tempo
si fanno le lezioni, cioè due nell'auditorio antico e due nel gustaviano,
così detto da Gustavo che lo fondò.
L'università è dirimpetto la cattedrale, fabbrica ordinaria maragionevole: quivi sono le camere delle facultà e la residenza del
concistoro, che è assai onorevole, con banchi intorno coperti discarlatto ed in testa un baldacchino di velluto rosso. Vi è una
stanza nuova destinata per archivio di tutte le scritture pubblichedel Regno, state finora sparse in vari luoghi e nelle mani
di diversi particolari, ciascheduno de' quali ha ordine di consegnarle:
queste sono bolle e lettere di papi e principi, concessionidi privilegi ed insomma tutto quello di cui può tornar utile il
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Natale Pasqua Gustavo Regno
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