Opere di letteratura italiana e straniera |
E sentendo le donne e' cavalieri nel palagio del conte adunati per dovere andare a tavola, senza mutare abito, con questi suoi figlioletti in braccio salita in su la sala, tra uomo e uomo là se n'andò dove il conte vide, e gittataglisi a' piedi disse piagnendo:
La contessa, con gran meraviglia del conte e di tutti gli altri che presenti erano, ordinatamente ciò che stato era, e come, raccontò; per la qual cosa il conte, conoscendo lei dire il vero e veggendo la sua perseveranza e il suo senno e appresso due così be' figlioletti, e per servar quello che promesso avea e per compiacere a tutti i suoi uomini e alle donne, che tutti pregavano che lei come una ligittima sposa dovesse omai raccogliere e onorare, pose giù la sua ostinata durezza e in piè fece levar la contessa, e lei abbracciò e basciò e per sua ligittima moglie riconobbe, e quegli per suoi figliuoli. E fattala di vestimenti a lei convenevoli rivestire, con grandissimo piacere di quanti ve n'erano e di tutti gli altri suoi vassalli che ciò sentirono, fece non solamente tutto quel di ma più altri grandissima festa; e da quel di innanzi lei sempre come sua sposa e moglie onorando, l'amò e sommamente ebbe cara. |