NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


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     Ma, essendo più anni passati dopo la natività della fanciulla, parendo tempo a Gualtieri di fare l'ultima pruova della sofferenza di costei, con molti de' suoi disse che per niuna guisa più soffrir poteva d'aver per moglie Griselda, e che egli cognosceva che male e giovenilmente aveva fatto quando l'aveva presa, e per ciò a suo poter voleva procacciar col Papa che con lui dispensasse che un'altra donna prender potesse e lasciar Griselda; di che egli da assai buoni uomini fu molto ripreso, a che null'altro rispose se non che convenia che così fosse. La donna, sentendo queste cose e parendole dovere sperare di ritornare a casa del padre e forse a guardar le pecore come altra volta aveva fatto e vedere ad un'altra donna tener colui al quale ella voleva tutto il suo bene, forte in se medesima si dolea; ma pur come l'altre ingiurie della fortuna avea sostenute, così con fermo viso si dispose a questa dover sostenere.

     Non dopo molto tempo Gualtieri fece venire sue lettere contraffatte da Roma, e fece veduto a' suoi sudditi il Papa per quelle aver seco dispensato di poter torre altra moglie e lasciar Griselda; per che, fattalasi venir dinanzi, in presenza di molti le disse: - Donna, per concession fattami dal Papa io posso altra donna pigliare e lasciar te; e per ciò che i miei passati sono stati gran gentili uomini e signori di queste contrade, dove i tuoi stati son sempre lavoratori, io intendo che tu più mia moglie non sia, ma che tu a casa Giannucolo te ne torni con la dote che tu mi recasti, e io poi un'altra, che trovata n'ho convenevole a me, ce ne menerò.


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