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      Volete di più? Anche quando dall'insuperabile e perniciosa loro pertinacia è costretto d'abbandonare i rei al rigor delle leggi, non lascia di esercitare molte parti di madre amorosa, e prega perchè sia mitigato per lui il rigor delle leggi, e vuole che sia accompagnato al supplicio da pie persone, e fa che si usi ogni sforzo per vincerlo in quegli estremi momenti. Che se all'aspetto del rogo acceso o dell'infame patibolo si scuote l'ingrato e pentesi, non è tardo il ravvedimento per lui. Lo accoglie di nuovo fra le sue braccia, procura di rassodarlo ne' buoni suoi sentimenti, nè altro più da esso esige, che segni non dubbj del suo costante ravvedimento, per liberarlo non che dalla morte ma da ogni ulteriore vessazione(975). Tanto fu praticato in Roma col disgraziato Giacomo Paleologo, che giunto nel campo di Flora disse di volersi ricredere di quegli errori, ne' quali si era per lungo tempo ostinato; e questo bastò, perchè sospesa da Gregorio XIII. l'esecuzione fosse ricondotto alle carceri, e fossero rinnovati i più gagliardi tentativi per assicurarsi del sincero suo ravvedimento, e salvarlo: ma finse il perfido, ed allora solo diede qualche lodevole contrassegno di compunzione, quando colle lunghe finzioni e colle troppo moltiplicate ricadute aveva già reso indispensabile un'esemplare castigo. Così era avvenuto molto prima nelle Spagne a Bononato Eresiarca, che mostrò pentimento quando cominciavano ad abbruciarlo quelle fiamme, fra le quali l'aveva condotto la sua ostinazione; e bastò questo perchè restasse sospeso il meritato supplicio, che allora solo incontrò senza compassione e [437] riserva, quando dopo sì grande clemenza ebbe l'insoffribile temerità di ricadere e professare ostinatamente le stesse eresie.


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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