E di questi tempi alcuni furono edificati dai re di Lontuna e altri dai loro successori, cioè dai re di Elmuachidin. Nel mezzo della città ce n'è uno veramente bellissimo, edificato da Hali, figliuolo di Giuseppe, primo re di Marocco, e chiamasi il tempio d'Hali ben Giuseppe. Ma un successor nel detto regno, il cui nome fu Abdul Mumen, fece disfare e rifare il detto tempio, non per altra cagione che per levarne i primi titoli di Hali e ponervi il suo: tuttavia la fatica di costui fu posta indarno, percioché le genti ancora hanno in bocca l'antico titolo. Havvi eziandio quasi vicino alla rocca un altro tempio, il quale fece fare detto Habdul Mumen, che fu il secondo che per ribellione succedette nel regno, e dipoi il suo nipote el Mansor l'accrebbe cinquanta braccia da ogni lato, ornandolo di molte colonne le quali fe' conducere di Spagna; e fece far sotto di esso una cisterna in volto tanto grande quanto il tempio, e tutte le coperte del tempio volle che fossero di piombo con certi canaletti negli orli, fatti in guisa che tutta la pioggia che cadeva sul tempio, correndo per quei canaletti, era ricevuta dalla cisterna.
Fece ancora edificare una torre di pietre lavorate e grossissime, come è il Coliseo di Roma: il circuito di questa torre contiene cento braccia di Toscana, ed è piú alta della torre degli Asenelli da Bologna. La scala per cui s'ascende è piana e larga nove palme; la grossezza del muro di fuori dieci, e il masso della torre è grosso cinque. Sonvi dentro sette stanze agiate e molto belle, una sopra l'altra, e per l'ascender di tutta la scala si vede grandissimo lume, percioché vi ha dal basso all'alto finestre bellissime e fatte con grande ingegno, le quali sono piú larghe di dentro che di fuori.
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