E cosí stando, ecco che sentimmo un gran tuono, e ne pareva lontano, e dicevamo che era tonato a secco, come qualche volta suol fare in India; e stando cosí sicuri di non aver pioggia né vento, e che il tuono fusse cessato, cominciammo a mettere a ordine la robba per andare al nostro viaggio. E già avevamo raccolto un padiglione, nel quale avevamo desinato, e maestro Giovanni, andando in su per il fiume per suoi bisogni, cominciò a gridare: «Guardatevi, guardatevi»; e voltandoci, vedemmo venir l'acqua alta una lancia con grandissima furia, la qual ci portò via parte della nostra robba, e se per caso non avessimo levato il padiglione, ci arebbe insieme con quello portati via, e fu forza che molti di noi montassimo sopra li salici. E questo torrente veniva fra certe montagne dove era tonato, e menava pietre grandissime, e tanto era il romore e la furia dell'acque, e il fracasso delle pietre che davan l'una con l'altra, che la terra tremava e pareva che 'l cielo volesse cascare. E cosí come ella fu presta a venire, cosí presto passò, perché in quel giorno medesimo la passammo, e vedemmo appresso quelli sassi che vi erano avanti assaissimi e grossissimi altri aggiunti, li quali vennero insieme con l'acque di quelle montagne. E partendoci di qui, andammo ad alloggiare a certe povere casette, alle quali appressandoci cominciorno a trarne sassi, e bisognò che alloggiassimo fuori senza cena. E in quella notte sentimmo nel far del giorno grandissimi tuoni e pioggia in quella pianura, come era stata il giorno avanti nelle montagne.
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India Giovanni
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