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      Morí poi Nahu e successe David suo figliuolo, che al presente regna, il qual ricusň di lasciarlo partire, dicendo che non era venuto a suo tempo, e che li suoi antecessori gli avevano lasciate tante terre e signorie, che le dovesse governare e non ne perdere alcuna, e per tanto, non gli avendo loro data licenza, non gliela poteva similmente egli dare: e cosí rimase, e gli fu data moglie con grandissime riccheze e possessioni, della quale ne ebbe figliuoli, e noi gli vedemmo. E a nostro tempo, come vidde che noi volevamo partire, gli venne un estremo desiderio di ritornarsene alla patria, e andň a dimandar licenza al Prete, e noi con lui, e ne facemmo grand'instanzia e lo pregammo: e nondimeno non vi fu mai ordine. Costui č omo di grande spirito e ingegno, e della sua sorte non se ne trova un altro nella corte, e sa parlare di tutte le lingue, sí de' cristiani come de' mori, gentili e Abissini; e di ogni cosa che egli abbi inteso e veduto, ne sa dare cosí particular conto come se fussero presenti. E per questo č molto grato al Prete e a tutta la corte.
     
     
      Come il Prete Ianni determinň di scrivere al re e al capitan maggiore, e de' presenti che fece all'ambasciadore e agli altri.
      Cap. CIIII
     
      Ritornando al nostro viaggio o vero istoria, dico che, dopo che ci fu fatto in quella tenda quel solenne convito, tutti li giorni dipoi non cessarono gli scrivani di scriver le lettere che avevamo da portar con noi al re e al capitan maggiore, e vi posero gran tempo e gran fatica a farle, perché la usanza di costoro non č di scrivere l'uno all'altro, ma le lor dimande, risposte e ambasciate sono tutte fatte a bocca.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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