E se la Eccellenza Vostra volesse addurre che le nevi che sono sopra li monti di Etiopia o della Libia, per li raggi perpendiculari del sole nel suo andar al tropico e ritorno, si dileguano e fanno questa escrescenza, le dico che fra li tropici non si vede mai neve, per quello che vien affermato, ma in luogo di quelle le sommità degli altissimi monti sono sempre circondate da folte e grosse nebbie, le quali non si dipartono, né perché il sole vi passi perpendiculare, né perché egli sia lontano, ma vi stanno sempre risolvendosi in pioggia. E che questo sia il vero li monti dell'isola di San Tomé, che è sotto l'equinoziale, e Serra Liona, che è sopra l'Africa gradi otto verso di noi, di continuo lo dimostrano. Poi questa escrescenza del fiume si comincia a far su la Etiopia e molte miglia di sopra la città di Siene, che è sotto il tropico; né li monti di Libia, che son fuori di quello, vi possono con le lor nevi, se è vero che ne abbino, far effetto alcuno.
Ch'il sol, venendo al solstizio, non è causa di queste pioggie onde cresca il Nilo.
Quello che fin ora abbiamo detto è stato per il sentimento che abbiamo cavato dalla scrittura del detto don Francesco. Ma lasciando quella si può discorrere ancora ad un altro modo e dire che, cominciando a crescer il Nilo nella città del Cairo alli 17 di giugno ordinariamente, come molti uomini che lo hanno veduto per molti anni lo affermano, e allo 'ncontro dicendosi che nella Etiopia alla metà del detto mese comincia il lor verno con pioggie grandissime, che fan crescer il Nilo, questa cosa è molto difficile da comprendere, conciosiaché l'acqua di dette pioggie non è possibile ch'ella possa giunger in cosí pochi giorni per sí lungo spazio di cammino fino al Cairo, per un fiume che lentamente con tante rivolture va correndo.
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