Una Deputazione di 400. de' primarj Gentiluomini si presentò nel dì 5. Aprile 1566. in Bruselles a quella Principessa, e con una forte rappresentanza chiesero l'abolizione del Tribunale del S. Ufizio poch'anzi a viva forza istituito. Questa rappresentanza venne spedita in Spagna, ove fu fatta esaminare dal Tribunale dell'Inquisizione, che emanò una fiera sentenza, in cui dichiarò rei di lesa Maestà tutti que' sudditi, che non si erano opposti de' Paesi Bassi a' progressi dell'eresia, egualmente che tutti que' Signori che firmata aveano la rappresentanza. Questa sentenza inconsiderata, fu lo stendardo funesto di quasi cento anni di guerra civile. Il popolo furioso in diverse Città aprì le carceri, lacerò a brani a brani i Ministri Spagnuoli dell'Inquisizione, ruppe le sacre immagini, demolì gli altari e le Chiese, e commise mille altre empietà e sacrilegj. Per rimediare a tanti mali Filippo inviò in Fiandra il Duca di Alba detto il Falaride del suo secolo, il più crudele di tutti gli uomini. Giunto appena, senza aver riguardo a veruna antica e moderna prerogativa delle Respettive Provincie, che il suo Re giurato avea sull'Evangelo di mantere(32), stabilì un Consiglio di dodici Giudici, di cui egli si dichiarò il Presidente, che fu dai Fiamminghi chiamato il Consiglio di sangue. Il primo atto del Duca fu quello di pubblicare un Editto, in virtù del quale, era lecito a tutti di uccidere gli eretici che non si poteano consegnar vivi nelle mani della giustizia, essendo essi incorsi nella pena di morte e confiscazioni de' beni, e bastando per dichiarargli tali, che fossero convinti da due testimoni.
| |
Deputazione Gentiluomini Bruselles Principessa Tribunale S. Ufizio Spagna Tribunale Inquisizione Maestà Paesi Bassi Città Ministri Spagnuoli Inquisizione Chiese Filippo Fiandra Duca Alba Falaride Respettive Provincie Evangelo Consiglio Giudici Presidente Fiamminghi Consiglio Duca Editto
|