Non minor lusso dei palazzi dispiegano le ville d'Albertis, Milyus, Gruber, Rosazza, ed altre, ricche specialmente di opere d'arte moderne.
La città superba ha una meritata rinomanza per i sontuosi edifici consacrati all'istruzione o alla beneficenza; l'Università, il museo pedagogico, e quello di storia naturale, l'Academia di belle arti, gli ospedali di Pammatone e dei Cronici, e specialmente quello costruito per munificenza della duchessa di Galliera, con tutti i più recenti perfezionamenti dell'ingegneria sanitaria, farebbero onore a qualunque capitale. E come provvide ai suoi malati, ai vecchi, ai fanciulli, agli impotenti con generosa munificenza, Genova ricordò con monumenti insigni i suoi più illustri figli, Cristoforo Colombo, Giuseppe Mazzini, Goffredo Mameli, il Balilla, e serba con religioso culto le case dove dimorarono Santa Caterina da Siena, Cristoforo Colombo, Giuseppe Mazzini, Daniele O' Connell.
Amenissimi sono i dintorni di Genova, sia che si salga a contemplare dal Righi distesa ai piedi l'intera città ed il porto, con la sua fitta selva di navi, sia che dalle Murazze si contempli l'immensa distesa azzurra del Mar Ligure, sia che si percorra tra le ville splendide la collina di San Francesco d'Albaro. Unico al mondo si vanta il cimitero monumentale di Staglieno, vera città dei morti, dove tra le aiuole profumate ed i monumenti insigni dell'arte moderna, nei verdi boschetti e sotto le arcate magnifiche lo stesso pensiero della morte è vinto e fugato dallo sfarzo d'una ricchezza senza pari, dallo splendore di un'arte sempre viva, che si perpetua nell'ammirazione e nell'entusiasmo dei posteri.
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