Carpi fu principato autonomo con numerosi feudi di quei Pio che aggiunsero al cognome loro quello di Savoia; ha una magnifica cattedrale, palazzi cospicui e istituti di beneficenza, per cui la città è a poche altre seconda. Formigine, chiuso fra la Secchia ed il Panaro, ebbe il nome da un torrentello che lo attraversa e fu già feudo degli Adelardi e dei Calcagnini che vi ebbero una celebre rocca. Sassuolo è grossa e bella terra intersecata da comode vie, con un grandioso palazzo ducale nel quale l'Avanzini ripetè le linee fondamentali del palazzo ducale di Modena, e dove il Boulanger lasciò i suoi dipinti migliori; anch'essa ha spedale, Monte di Pietà ed altre istituzioni di beneficenza antichissime ed è centro importante per le tramvie e le strade che vi fanno capo o la attraversano. Prignano, tra Secchia e Rossenna, in amenissimo sito, con ruine di castelli e sorgenti minerali illustrate dal Cuoghi, ha nel capoluogo un vetustissimo castello che domina le colline all'ultima estremità del circondario; molte frazioni sue sarebbero storicamente degne di nota. Spilamberto ebbe anch'esso rocche e conventi.
Castelnuovo in Piano mutò nome in Castelnuovo dei Rangoni che l'ebbero in feudo nel 1391, anche per meglio distinguerlo da Castelvetro; nel suo territorio si scoprirono terremare interessantissime. Castrum vetus, antico comune la cui chiesa parrocchiale è un ampliamento dell'oratorio del castello, con affreschi e pitture pregevolissime, come il palazzo che fu dei Rangoni serve di canonica e di scuola comunale; il terremoto del 5 giugno 1501 distrusse quasi dalle fondamenta il castello, ruinò la vecchia chiesa e rese inabitabili più di 200 case: in una villa di Castelvetro è nato Enrico Cialdini.
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