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      Altrove poi, la povera Gaudenzi teneva appoggiato il bel volto sulle spalle della zia che, costernata, osservava la nipote costernata, mentre più lontano, in una povera casupola di legno, una vecchia, la madre del pittor Clavelli, pareva fatta stupida, all'annunzio che l'unico figliuolo era stato trattenuto prigioniero; e nella casa in contrada Borromeo, donna Paola Pietra, tenendo una lettera spiegazzata sulle ginocchia, volgeva gli occhi al cielo, esclamando con un sospiro profondo: Ahi sventurata!
      E tutto ciò per un muricciolo saltato... e colui che era stata la cagione prima e sola di tanto disordine, attendeva placido in quel punto, ne' suoi vasti latifondi, ad esaminare un prospetto di conti presentatogli dal maggiordomo, di cui la somma totale veniva a dire che l'entrata dell'illustrissimo signor conte era di lire milanesi duecent'ottanta mila, a non contare due diritti d'acqua, che potevano fruttare altre lire venti mila annue.
     
      VII
     
      Dobbiamo saltare alcuni giorni dal tempo in cui avvennero le cose che noi raccontiamo; per ora non son che giorni, ma in seguito ci accadrà di saltar mesi ed anni e olimpiadi e lustri, e non è del tutto improbabile che si debbano saltar via anche decenni. Egli è a questo modo che il lettore potrà farsi capace della possibilità di passar in rivista gli avvenimenti di cento anni in un sol anno; perchè, se dovessimo continuare a tener dietro ai giorni colla fedeltà di un calendario, converrebbe venire a patti colla morte, tanto a chi scrive come a chi legge; la qual cosa, quand'anche fosse possibile, non sarebbe certo un buon affare.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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