Donna Clelia taceva, ma nella sua testa era penetrata la convinzione che quel che aveva sospettato era vero.
Nella bilancia della giustizia legale, il rossore, il pallore e lo smarrimento sono imponderabili morali; ma nella bilancia dell'uomo valgono più della stessa colpa confessata.
Bene, qualche volta dà il caso che, nelle nature eccessivamente sensitive, il rossore ed il pallore compajono per quelle arcane movenze dello spirito, che si conturba pur al semplice annunzio delle colpe altrui, ma ciò non poteva succedere in quella natura di cuoio del lacchè Galantino: il quale, se potè sgomentarsi alle parole della contessa, fu perchè era tutt'altro che preparato a sentirle, e la sorpresa lo rovinò; chè, sotto il lavoro immediato della sorpresa, l'uomo di solito smarrisce il suo carattere abituale.
Ma alle parole del Galantino così rispose la contessa:
- Io ti dico quel che si pensa di te a Milano, non già quello che ho pensato io, nè che penso adesso. Io non sono la giustizia, e basta che io pensi e provveda a me. Ti dico soltanto che può bastare un sospetto a perdere un uomo, e che perciò ti giova arar dritto e prudente, e non immischiarti colle famiglie patrizie di Venezia e non toccar le loro figlie, perchè l'orgoglio dei Veneziani è tale, che guai se scoprissero quello che tu sei... chè d'uno in altro fatto... si potrebbe... tu mi comprendi...
- Obbligarmi a non far la corte a nessuna delle belle patrizie veneziane, rispose il Galantino, è un pretender troppo, signora contessa, nè io so se in questo, quando mai si presentasse una bell'occasione, potrò accontentarla.
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