Comprendono ora loro signori?
- Guarda un po' se io mi sono apposto bene? soggiungeva il facente funzione di presidente. Or ecco com'è la cosa...
- È vero...
- Non può essere diversamente...
- Però, o in un modo o nell'altro, quella donna è sempre una donna di gran testa.
- Questo è un altro pajo di maniche; altro è l'essere una gran testa, altro è l'essere una santa, un'eroina... una, che so io?... perchè qualche volta il mondo impazzisce... e c'è da stupire pensando che doveva meritarsi il nome di venerabile, di santa, di miracolosa, chi avea saputo fuggir da un convento, di notte e coll'amante!
- Mi stupisco molto di lei, rispettabilissimo signor maggiordomo, diceva il solito contraddittore, mi stupisco molto di lei che, mentre con tanta edificazione del pubblico suda a tenere uno degli otto bastoni del baldacchino del Duomo nell'ottava del Corpusdomini, parli in tal modo di una dama che meritò sì distinti riguardi dal santo padre e dal suo concistoro...
- L'astuzia può arrivare ad ingannare chicchessia, mio signore.
- Non il pontefice però... badi che, a contraddirmi, ella incorre in eresia...
- Ma lasciagli continuare il discorso, seccatore eterno che sei!
- Continui pure... Son curioso anch'io di sentire a che conseguenze ei ci vorrà tirare.
- E non ha già compreso ogni cosa la tua buona testa?
- Questa volta non ci arrivo proprio; ho bisogno che il signore si spieghi in lungo e in largo.
- Il signor maggiordomo vuol dire, che alla esimia donna Paola premeva che la figlia della contessa fosse dichiarata legittima figliuola del signor conte colonnello, perchè così sarebbe stata ricchissima; e ciò, com'è ovvio a credere, per aver in tutela la futura moglie del proprio figliuolo.
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Duomo Corpusdomini Paola
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