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      Sono cose da non badarci nemmeno. Eppoi bisogna considerare che il principe venne giovanissimo a Milano, e col tempo daranno giù i bollori; d'altra parte, sentite, chi è padre, o marito, o fratello, o amoroso, ci pensino loro. State tranquilla, che chi sa fare il padre e sa fare il marito, può mettere alla porta anche il vicerè. Diavolo! non è più il tempo del diritto di coscia.
      - Caro conte, io sono disposta a credere e a giurare in tutto quello che ella dice; perchè fui assicurata da chi ne sa, che ella è una gran testa; mi accorgo però che in queste faccende la sua sapienza non vale la mia. Oh... è un pezzo ch'io sento a dire che i buoni mariti fanno le buone mogli, e che quando essi custodiscono bene la casa, non c'è ladro che possa introdursi... Ma c'è un male, caro signor conte, un gran male; ed è che questa sentenza venne pronunciata dai soli uomini, senza sentire il parere delle donne, che in tali argomenti hanno voce in capitolo... Ora io le so dire che è precisamente quando i mariti stanno sempre intorno alle loro mogli, che a queste viene una gran voglia di cambiar aria, e ai cacciatori di professione entra la smania addosso di tentare la caccia proibita. Mi ricordo del mio primo anno di matrimonio, quando anche il mio signor avvocato si mise in testa di fare il cane da pagliajo, e ringhiava se qualche altro cane di razza più fina entrava in casa; ebbene, posso assicurarla, che se ho lasciata passare la luna di miele fu un vero miracolo, e che appena spirato quel termine, proprio in un giorno che mio marito mi fece una scena tragica, che mi pareva il Blanes quando ha il turbante di Frosmane, proprio allora gli piantai il mio primo corno; carissimo corno, saporito tutto quel mai che si può dire.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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