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      Don Pedro ricordava all'imperatore la concertata spedizione col re di Sicilia contro Roberto re di Napoli, affrettandolo a riprendere la strada del regno. In fatti Luigi tornò alquanto addietro per avvicinarsi al mare: incontrò a Corneto don Pedro, ed i due principi si caricarono a vicenda di rimproveri. Luigi accusava il Siciliano d'essere venuto troppo tardi; e questi rinfacciava all'imperatore d'avere troppo presto abbandonati i suoi progetti. Fecero non pertanto assieme qualche impresa nelle Maremme; ma trovandosi Luigi a Grossetto, ebbe notizia il 18 settembre della morte di Castruccio, e di quanto suo figliuolo Enrico aveva fatto in Pisa; onde partì all'istante per riavere questa città, che si affrettò di aprirgli le porte per liberarsi dal giogo dei Lucchesi184.
      Quando moriva Castruccio, Luigi di Baviera perdeva un altro de' suoi consiglieri e de' suoi confidenti, Marsilio di Padova, il teologo controversista che aveva combattuta l'autorità dei papi, ed aveva avuta grandissima parte ne' processi cominciati in Roma contro Giovanni XXII185. Il giorno 9 di novembre morì ancora Carlo, figliuolo del re Roberto, duca di Calabria e signore dei Fiorentini. Costui non lasciava che due figliuole186; ed il re suo padre non aveva altri figli, di modo che questa casa, già da tanto tempo la protettrice del partito guelfo, pareva vicina al suo fine. Perciò i più zelanti Guelfi di Fiorenza ne furono estremamente afflitti; ma il popolo rallegravasi di veder terminato, prima che spirasse il termine convenuto, l'arbitrario e concussionario governo de' Pugliesi.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo V
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1817 pagine 298

   





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