Ma facendo il detto vaso o colonna di rilievo, da quella, o con misure o senza, mettendolo in disegno, diviene soprammodo graziatissimo. E per mostrarne uno grand'esempio eleggerò il gran Michelagnolo (non avendo mai avuto in tale arte maggiore maestro) che volendo mostrare ai suoi squadratori e scarpellini certe finestre, si messe a farle di terra piccole, innanzi che venisse ad altre misure col disegno. Non dico o di colonna o d'archi e d'altre molte belle opere, che di suo si vedono, le quali son tutte fatte prima in questo modo. Gli altri, che hanno fatto, e fanno professione di architetto, tirano(21) le opere loro da un piccol disegno fatto in carta, e di quello fanno il modello, e però sono manco sufficienti di questo Angiolo. Ancora dico, che questa maravigliosa arte dello statuario non si può fare se lo statuario non ha buona cognizione di tutte le nobilissime arti; perchè volendo figurare un milite con quelle qualità e bravure che se gli appartiene, convien che il detto maestro sia bravissimo con buona cognizione dell'armi; e volendo figurare uno oratore, convien che sia eloquentissimo, e abbia cognizione della buona scienza delle lettere; volendo figurare un musico, conviene che il detto abbia musica diversa, perchè sappia alla sua statua ben collocare in mano un sonoro istrumento; e che gli sia di necessità l'esser poeta, di questo penso che il valente Bronzino ve n'averà scritto a pieno. Ci saria molte infinite cose da dire sopra tale grande arte della scultura, ma assai basta a me, a tanto gran virtuoso qual voi siete, l'avergliene attenuato una piccola parte, per quanto può il mio basso ingegno.
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Michelagnolo Angiolo Bronzino
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