Io potrei trascriverla, ma me ne astengo, giudicando ch'essa non vi sia necessaria. Vi ringrazio dell'avviso che mi date in proposito di quel libro sopra la Costruzione dei Teatri, che ha fatto stampare in Roma uno dei vostri amici, ec.(259).
XLV.
Andrea Palladio al conte Giulio Capra.
Non voglio che altro mi scusi innanzi a V. S. del non avere mandato i disegni per la sua casa, fuorchè i comandi del serenissimo governo, che mi ha posto a dosso il grave carico della nuova chiesa che vuole innalzare per sciogliere il voto fatto in occasione del fiero contagio che afflisse fin ora questa città. La qualità del tempio, che si vuole in tutto corrispondente alla grandezza e potenza della serenissima repubblica che lo ha ordinato, non mi permette d'occuparmi d'altra cosa finchè non ne abbia terminati i disegni, perchè si vorrebbero porre i fondamenti quest'anno, e perchè, conoscendo io la di lei saviezza ed intelligenza nelle cose della mia professione, mi sarebbe oltremodo caro d'avere i suoi discreti consigli in opera di tanto impegno, le mando tre informi disegni, o piuttosto abbozzi, della pianta, interno spaccato ed alzata, sapplicandola a dirmi sinceramente il suo parere. La sua forma, come la mostra la tav. I, è a croce latina, nel cui tronco sono da ogni parte tre cappelle sfondate. La lunghezza del corpo principale, cioè il piede della croce, è di due larghezze, restando la crociera coperta nel mezzo della gran cupola; e la testa della croce, che dev'essere semicircolare, ancor essa conterrà l'altare principale.
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Costruzione Teatri Roma Palladio Giulio Capra
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