Ma Castruccio per essere al tutto signore, gli colse cagione, e cacciollo di Lucca e del contado; e tali sono i meriti de' tiranni. E così in picciolo tempo a Uguiccione fu mutata la fortuna, e l'una città e l'altra tratta de la sua tirannica signoria. Questo fu il guidardone che lo 'ngrato popolo di Pisa rendé a Uguiccione da Faggiuola, che gli avea vendicati di tante vergogne, e racquistate loro tutte loro castella e dignità, e rimisigli nel maggiore stato, e più temuti da' loro vicini che città d'Italia.
LXXIX
Come il conte da Battifolle fu vicario in Firenze, e caccionne il bargello, e mutòe stato in Firenze.
Nel detto anno MCCCXVI gran parte de' Guelfi grandi e popolani di Firenze ch'aveano data la signoria al re Ruberto, i quali erano gran parte di tutte le maggiori schiatte de la terra, e co·lloro quasi tutti i mercatanti e artefici, parea loro male stare per la signoria del bargello, segretamente si dolfono per lettere e ambasciadori al re Ruberto, e richiesollo ch'egli facesse vicario di Firenze il conte Guido da Battifolle; il quale dal re fu accettato e fatto. E 'l detto conte del mese di luglio del detto anno venne a Firenze, e prese la signoria per lo re. L'altra setta che signoreggiava la città nel priorato, che non amavano la signoria del re Ruberto, volentieri l'avrebbero contastato; ma il conte da Battifolle era sì Guelfo e sì possente vicino, che no·ll'ardirono a contastare a la sua venuta in Firenze. Ma poco pote' aoperare i·lloro contradio per la sua signoria, per la forza del bargello, e perché tutti e VII i priori e gonfaloniere erano di quella setta, e' gonfalonieri delle compagnie dell'arti di Firenze.
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