Dario Peruzy
Ricordanze patriottiche


Pagina 9 di 22       

%


     All'ultim'ora, quando tutto era perduto, compreso l'onore, per la dinastia borbonica, sopraggiunse la costituzione... che Francesco II traeva dai bagagli dei tradimenti paterni!... Ebbe il più strepitoso successo d'ilarità. Il governatore fece la luminaria al palazzo del governo, la città rimase indifferente. L'indomani i manifesti affissi sul Corso furono rinvenuti laceri, o piuttosto punzecchiati, sforacchiati da un'arma a punta, e lungo tutta la via, nelle piazze, sotto i portici e fuori le porte della città, una vera seminazione di cartellini sui quali in lettere maiuscolo tracciate evidentemente con la mano sinistra, si leggeva press'a poco: Morte alla dinastia borbonica! Viva l'unità d'Italia! Viva Vittorio Emanuele Re d'Italia!
     Una settimana dopo giungeva la solita Gazzetta Ufficiale. Essa raccontava che a Teramo era avvenuta questa dimostrazione. Se ne ignoravano gli autori, ma certo non potevano essere che nemici del regime costituzionale!...
     Difatti avvenne, indovinate? che il sospetto dello sfregio cadde nientemeno che sui gendarmi!... le sforacchiature dei manifesti parevano fatte da baionette; i gendarmi erano andati in pattuglia la notte per la città, fedeli al vecchio regime, essi non potevano avere simpatia per quello ch'erano stati istruiti e abituati a detestare e combattere; dunque lo sfregio era opera dei gendarmi! Difatti contro di loro fu aperta una inchiesta.... che non ebbe il tempo di giungere in porto; fortunatamente per noi, a cui era così risparmiato il rimorso di vedere cadere su altri la pena di un fatto del quale eravamo i soli responsabili. I cartellini erano stati seminati fin sotto gli occhi dei soldati che non lasciavano passare nessuno senza mettersi in posizione di fuoco e col grido di chi va là? da due giovanotti, e le lacerazioni dei manifesti dalla frusta di un di loro che a cavallo e di trotto scorrazzò la notte per la città svegliando i soci del Circolo Sardella, chiamiamolo così, che in segno di protesta contro la costituzione borbonica si recarono a fare una gita presso Canzano....