Giuseppe Savini
Ricordi della vita di Bernardo Savini


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     Fin dal primo giorno in che il desiderato mio zio Bernardo Savini passò agli eterni riposi, sorse in me prepotente ed insistente il desiderio di ricordarne la vita. Ma il fiero spasimo di nervi che per effetto di quella morte mi assalse me ne impedì tosto l'esecuzione; e sebbene in mezzo a quegli stessi amari dolori io avessi preso in mano la penna, pure l'affanno insuperabile che quasi mi soffocava il cuore e m'intorbidava la mente, e le cocenti lagrime che mi oscuravano la vista, me la fecero deporre sgomento ed impaurito. Ed ormai ne avevo abbandonato il pensiero per quanto me ne durasse costante il desiderio; ma in quelle eterne notti insonni, quando e la vita e la morte sembrano egualmente orribili, la prima perché ci continua insoffribili dolori e la seconda perché ce ne libera in un modo così pauroso; in mezzo alle tenebre parevami che mi si presentasse la venerata immagine del defunto zio e m'invitasse a narrare la sua vita non perché ei si curasse della lode degli uomini, mentre era in un luogo Ov' è silenzio e tenebre — La gloria che passò, e questa lode aveva tanto dispregiata durante la sua vita terrena; ma perché la narrazione delle sue virtù continuasse quell'apostolato di carità da lui così largamente esercitato in vita, ed egli, tuttoché morto, seguitasse ad edificare quel prossimo che tanto aveva edificato vivendo, e perché, riandando io con lo scritto la vita di lui, meglio rimprimessi in me e negli altri suoi nipoti quegli insegnamenti così puri e sublimi, che egli per tutto il tempo in che era con noi vissuto, ci aveva sempre inculcati. Per queste ragioni parevami più certo per me il dovere di narrar quella vita; ma la mente ormai incapace di lunghe applicazioni ed il cuore troppo commosso si rifiutarono tutt'e due a questo ufficio tanto per essi gravoso. Finché scorrendo il tempo e cominciando ad amalgamarsi le sofferenze nervose, i replicati consigli e le ripetute istanze di persone da me molto stimate ed amate mi ricondussero al non mai bene abbandonato disegno.