Ricordi della vita di Bernardo Savini |
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Alla morte di Bernardo Savini (1812-1884) il cronista del Corriere Abruzzese ne delineò brevemente il profilo, ricordando quel “vecchietto che ciascun di noi vedeva tutti i giorni in un legno di famiglia a fare la consueta passeggiata dietro le mure”. Appartenente ad una delle più illustri ed agiate famiglie di Teramo, Bernardo Savini visse un'esistenza sofferta, condotta lungamente ai margini della società. Sensibile, di ingegno notevole, affiancato però ad una scarsa fiducia nei propri mezzi, fu afflitto da gravi disturbi fisici (poco più che 50enne diventò anche cieco) e da disagi mentali che lo sospinsero verso la solitudine. Religiosissimo, trovò infine la compiutezza della propria vita in una oscura ma incessante azione benefica a favore dei poveri teramani, alla quale si dedicò totalmente. Il nipote Giuseppe, con affetto e devozione filiale, pubblicò nel 1885 questa commovente biografia, dal sapore quasi di una parabola.
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