Giuseppe Savini
Ricordi della vita di Bernardo Savini


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     Dal lato materiale poi l'intelligere era di non dare soltanto il semplice danaro, giacché il povero, che spesse volte non è che un tristo, non di rado del danaro avuto, anziché servirsi pei veri bisogni, lo destina pur troppo allo sfogo dei suoi vizi. E perciò egli, specialmente se i poveri erano dei padri di famiglia, invece del danaro, dava loro di sua mano pane, farina, cacio, legumi, lardo, ec., e sorvegliava che queste vettovaglie giungessero nelle loro famiglie, a sfamare i piccoli figli che domandavano pane; ed inoltre teneva presso di sé quasi un magazzino di abiti, scarpe, biancherie, coverte, ec., che distribuiva secondo i casi, e sempre con le sue mani. Una delle sue più frequenti carità era il legittimare unioni scandalose; ma per questo fine non si affidava mai alla buona fede, che spesso era mala fede, degli sposi; no, lui s'incaricava di ottenere i documenti necessari dal Parroco e dal Sindaco, lui faceva il letto, comprando egli stesso la paglia pel pagliericcio, le lenzuola, i cuscini, le coverte, e fino l'anello nuziale. E questo era per lui l'intelligere dal lato materiale.
     Ma questi due modi di praticare l'intelligere rendevano, come ho detto, assai faticosa e dura la sua carità. Egli però questo peso non lo volle sentire, se non per rendere più meritoria la sua carità, sapendo bene che il premio ne sarebbe stato tanto più grande, quanto più difficile e pesante ne sarebbe stato l'esercizio. Ormai, e soprattutto negli ultimi anni suoi pareva che non vivesse più se non per la carità. I poveri eran divenuti i migliori suoi amici, in mezzo a questi passava le sue giornate, di questi ragionava coi suoi e con tutti, per questi erano i suoi pensieri; e quando scorreva qualche giorno senza vederli, ciò che del resto avvenne assai di rado, egli ne rimaneva per tutta quella giornata triste e dolente; gli sembrava come non avesse vista la faccia del suo Dio, ricordandosi bene nel povero essersi nascosto Gesù Cristo. E finanche nell'ultima sua malattia, quando ebbe qualche momento di lucido intervallo, la prima domanda che fece, fu dei poveri; volle sapere se i poveri seguitavano a venire in casa, e se erano ascoltati e contentati, come quando era sano lui. Tanto i poveri formavano l'unico suo pensiero!