Vincenzo Bindi
Gaetano Braga da' ricordi della sua vita


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     Morto Ruggi nel 1845, gli successe nello insegnamento del contrappunto Carlo Conti: uno dei discepoli, che più onorò l'illustre maestro, insieme a P. Serrao, fu il nostro Braga, il quale spesso nelle sue Memorie ricorda con venerazione e con affetto il nome del suo professore.
     In una lettera indirizzata a Francesco Florimo e da costui riprodotta a pag. 69 del suo Cenno Storico delle Scuole musicali a Napoli, Egli grato rammenta gli studi di quella età giovanile, le fatiche sostenute, l'indirizzo seguito.
     “Fu veramente fortuna”, così egli scrisse, “la venuta di Carlo Conti a maestro di contrappunto e composizione nel Collegio di musica. Egli rimise la scuola, che da quel tempo insensibilmente deteriorava, al suo primo lustro, al suo antico splendore, ed obbligò i suoi discepoli a scrivere, in testa del libro de' loro studi di contrappunto, una teoria chiara, munita di tutte le spiegazioni necessarie per premunire l'allievo delle valide ragioni per isciogliere i più intricati e difficili problemi musicali. In una parola, quanto più io studiavo con amore ed oso dire con veemenza sotto Carlo Conti, tanto più divenivo entusiasta della sua maniera d'insegnare, che, senza quasi avvedermene, giorno per giorno mi faceva progredire nell'arte del contrappunto e nella composizione, che era la meta delle mie aspirazioni. Il Conti era così benevolo con tutti i suoi allievi, e particolarmente con me, che spesso m'invitava a recarmi a casa sua per darmi lezione, e, quando lo credé opportuno, mi consigliò a scrivere una messa, che pure non fu trovata buona da chi reggeva la somma delle cose musicali nel Collegio, ed io, indispettito, la detti alle fiamme.