Vincenzo Bindi
Gaetano Braga da' ricordi della sua vita


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     In due anni, al Collegio, imparai tutto il meccanismo del violoncello; a 14 anni, avendo avuto ne' concerti pubblici uno strepitoso successo, fui promosso, dall'ultimo che ero, primo violoncello, e maestrino dell'interno e dell'esterno. Ed ebbi anche una cameretta particolare, che serviva ai miei studii, e tre volte la settimana a dar lezione a' compagni, spesso più vecchi di me. Volli iniziarmi allo studio del quartetto, che era così composto: due bravi compagni miei: Ventrella primo violino, de Pellis secondo, entrambi scolari del celebre violinista d'allora Onorio de Vita, vero artista di gran valore; Giambattista Viola ed io violoncello. Ci riunivamo ogni giovedì in quella cameretta e cominciammo da papà Haydn, esercizio che in tutti i conservatori dovrebbe essere obbligatorio. Mercadante, correggendo un primo mio solfeggio, mi prese a canzonare, e ridendo mi disse: 'Si vede che fai i quartetti in camera tua, perché questo solfeggio puzza di classico'. Ecco quello che mi disse, invece d'incoraggiarmi a studiare per conoscere tutta la musica classica del mondo".
     Con tutto ciò non può negarsi che Mercadante ebbe il nostro Braga nel numero ristretto de' suoi allievi, affidandone la educazione musicale al Maestro Busti per il canto, al Parisi per lo studio del partimento, al Ruggi per quello del contrappunto. Ed è degno di ricordo che Mercadante, assai parco lodatore e poco propenso a mettere in vista anche quelli che avevano meriti, ammirando l'ingegno e la valentia di Braga, volle che eseguisse nel 1846 una Fantasia per violoncello, tolta dallo spartito il Bravo, con accompagnamento di grande orchestra, in un'accademia musicale, alla quale fu presente il celebre Ministro di Ferdinando II, Marchese S. Angelo, che mostrossi largo di lodi al giovanetto: il successo poi che ottenne nel pubblico fu enorme e strepitoso: non parve vero che un giovanetto di appena sedici anni avesse raggiunto nell'arte tanta eccellenza, e nella tecnica del difficile strumento tanta maestria.