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Mentre lui ed io avevamo raccontato di quelle storie, che fan ridere anche un morente, incontriamo Meyerbeer, il quale gli disse: 'Mio divino maestro, come state?'. 'Oh! lasciami stare, caro Giacomo, sono proprio alla fine dei miei giorni! Figurati che non posso più respirare, e questa notte la tosse mi ha talmente oppresso da farmi sputar sangue. E poi le gambe mi si sono tutte gonfiate...'. Meyerbeer, attonito: 'Fatevi coraggio, maestro mio, spero che tutto passerà, e domani sarò a prendere nuove della vostra preziosa salute'. Partito Meyerbeer, gli domandai: 'Come va che mai mi avete parlato di questi vostri mali?' ed Egli, ridendo sgangheratamente, mi rispose: 'Sto benissimo. Ho voluto fargli piacere, annunziandogli la mia prossima fine'. |