Vincenzo Bindi
Gaetano Braga da' ricordi della sua vita


Pagina 22 di 160       

%


     Gaetano Braga, durante la sua dimora a Parigi, contrasse amicizia col celebre editore Flaxman, e compose per lui il Trio di salotto, che venne eseguito da Sivori, da Stanzieri e da lui. "Questo trio”, continua Braga, “ebbe gran successo e Rossini lo volle udire non solo, ma desiderò che a lui lo dedicassi: il pezzo fu stampato da Flaxman, grande amico della musica italiana, e che pubblicò cinque volumi di Echi d'Italia, nel primo de' quali si trovano raccolte quasi tutte le più celebri melodie de' nostri maestri. Era questo il tempo in cui a Parigi si eran dato convegno giovani di eletto ingegno, e di buona volontà, che desideravano sciogliersi dalle pastoie del convenzionalismo e mostrarsi non esclusivisti, ma solo amanti della buona musica, intenti ad una necessaria riforma dell'arte, senza spingere l'arte stessa a seguire pedissequa la moda; tra questi giovani io mostrai, con l'ingegno e con l'opera assidua, di prediligere sempre la buona musica, sia essa dovuta ad artisti esteri, sia ad italiani, e mi ribellavo contro quegli ambienti, a cui era gradita la musica anche triviale, purché di effetto, e badava più alla valentia ed alla tecnica del virtuoso esecutore, che alla qualità della composizione, tanto il gusto del pubblico era traviato".
     “Della riforma, i tedeschi hanno tratto tutto il vantaggio, e noi altri il danno: due scuole primeggiavano: l'italiana e la tedesca: questa con la simultaneità de' suoni, quella con la loro successione. Bach, Haydn, Mozart, Beethoven, Gluck, che furono i padri della scuola tedesca, scrivevano secondo la natura della loro terra, ed i contemporanei italiani secondo la natura loro. Dalla scuola napoletana, Haydn e compagni attinsero quei precetti, che sinora informano la musica di chiesa, di teatro, di camera, militare, di giardino; ma dall'apparizione nel mondo musicale, specialmente di Rossini, noi concentrammo ogni specie di musica nel teatro. Ecco perché nelle nostre chiese, in luogo di udire le belle e classiche ispirazioni dei nostri grandi maestri, ascoltiamo musica profana, teatrale e trivialissima, mentre illustri maestri: Scarlatti, Leo, Porpora, Durante, Pergolesi composero musica per chiesa di meravigliosa bellezza, piena di sentimento e d'ispirazione". Ed a proposito dello Stabat di quest'ultimo, Braga racconta: