Vincenzo Bindi
Gaetano Braga da' ricordi della sua vita


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     Il giorno designato, il ministro Conte di Paiva si presenta a Rossini e gli dice: 'Nella stanza da pranzo vi è quel giovane di cui vi parlai'. Rossini, mal vestito in quel momento, si recò nella sala ad incontrarvi l'ospite, il quale con molti inchini e molte cerimonie gli presentò la lettera. Lettala, gli disse: 'Questa è una lettera di Re Ferdinando per farmi conoscere suo figlio: già so dove abita; è sceso all'Hotel du Rhin; sarò contento di conoscerlo, quantunque mi dicano che è mezzo matto e che suona male tutti gli strumenti; pare che ora si sia messo a studiare la trombetta e fa scappare tutti per le grandi stonature: mi dicono che vuol mettersi a comporre; povera musica!' E ridendo, finisce di dire: 'Ma che diavolo di matto!' Allora D. Luigi, ridendo lui pure: 'E quel matto sono io, l'attuale Re di Portogallo'. Un altro si sarebbe sprofondato di vergogna, ma quella faccia tosta di Rossini subito se lo abbraccia e lì per lì gli rivolta la frittata. 'Ma, bravo, Maestà, quella vostra pazzia è un portento. Nessuno suonò ancora tanti strumenti come voi.
     Che gioia deve avere D. Ferdinando che ha trasmesso la sua bella passione musicale a suo figlio'. E di questo passo continuò per un quarto di ora; dopo se lo porta nel suo salone; il Re aprì il pianoforte, dicendo che tutti i giorni a Lisbona cantava l'adagio del terzetto del Guglielmo Tell. Il maestro lo pregò di suonarglielo; il Re si mette a cantare; il divino era l'accompagnamento: dal principio alla fine di quell'adagio, il Re si accompagnò col solo accordo di Mi sol si mi! Bisognava vedere la faccia del gaudente Rossini, che sorrideva con molte smorfie, dicendo di tanto in tanto: 'Bravo, Maestà!', e dopo finito, soggiunse: 'Quello che mi è piaciuto è stata la fermezza del carattere che avete messo nell'accompagnamento'. Quel giovane Re, felice di essere già famigliare di Rossini, gli disse che aveva creato un nuovo ordine cavalieresco e che Rossini doveva esserne tra i primi insignito. 'Grazie molte, Maestà; ma vi sarei ancora più riconoscente se l'ordine, di cui volete fregiarmi, fosse circondato da 12 bottiglie di vino di Oporto'.