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“Rossini era veramente un burlone ed un cinico. Durante l'inverno, ogni sabato dava a Parigi un pranzo a 18 persone. Il fondo di tutte le vivande e bevande era fatto co' regali degli amici e degli ammiratori. I De Rothschild non gli facevano mancare mai cose squisite. La moglie profittava di tutti gli amici e delle amiche di Rossini per chiedere loro or questa or quella provvista. Quando mi recai a Napoli a dare il Ritratto, volle che io le portassi quei piccoli tarallini con lo zucchero, che sono una specialità napoletana. Era così spilorcia, che, invitando a pranzo 18 persone, faceva solo tre tazze di caffè. Dopo il 1860 gl'inviti di Rossini furono molto rari. Gustavo Dorè scoprì a lui una mia furberia. Il maestro una volta gli domandò: 'Je voudrais savoir pourquoi Braga toutes les fois que je l'invite a diner me demande toujours le quantième du mois. Maitre, je m' en vais vous le dire: Il parait que vous donnez tant par moi a Madame Rossini pour la cuisine et Braga pretend qu'elle vous fait diner très-bien du I au 15 du mois, et mal du 15 au'. (30) (30) Abbiamo voluto lasciare questo giudizio così com è scritto nelle Memorie del nostro Autore, senza cambiare una sola parola. |