Vincenzo Bindi
Gaetano Braga da' ricordi della sua vita


Pagina 98 di 160       

%


     Ho ancora nella memoria quel suo grosso dito indice che perennemente segnava la battuta nel suo ginocchio, senza mai tradirsi colla sua indifferenza. Un giorno, in una prova, il tenore Gardoni, nel Credo, in un passaggio enarmonico, leggendo un re diesis, che diventava si bemolle, ebbe la disgrazia di salire mezzo tono sopra, il che faceva un pessimo effetto, proprio in un assieme, e Rossini si rivolse al tenore ironicamente sorridendo e pronunziando: 'Bravo, Gardoni'. Io, furente, gridai: 'Che bravo, un corno!' e Rossini allora interruppe la esecuzione con le parole: 'Mesdames et Messieurs, recommencez, car M. Braga n'est pas content'. Un altro giorno fu assediato da amici suoi, che volevano presentargli una vecchia inglese, a lui molto antipatica; egli proibì di farla entrare in casa sua, ma quella inglese non si dette per vinta. Rossini non poteva dare un passo per Parigi senza vederla. Aveva un bel voltarle le spalle; l'inglese prendeva il suo lorgnon, che le pendeva al collo, e con scandalo de' presenti si metteva a contemplarlo. Egli, per ricordarsi della sua gioventù, mi conduceva spesso a passeggiare al Palais Royal, perché nel 1824 era il luogo più brillante di Parigi.
     Poi decadde, ma c'era ancora in quel tempo la prima bottega di commestibili del celebre Chevé, che aveva la specialità di vendere qualunque frutto della terra, fuori stagione. Un giorno Rossini mi faceva ammirare dietro la vetrina di quella bottega un immenso mazzo di asparagi, con una scritta: 60 franchi. Rossini, dandomi il braccio, mi diceva: 'Che peccato che quei bellissimi asparagi costino 60 franchi. Come li mangerei se costassero cinque!'. Si volta e in romagnolo pronunzia una bestemmia. Gli dico: 'Cosa c'è Maestro?' Tutto arrabbiato soggiunse: 'Quella inglese è là!'. E nello stesso tempo si scioglie dal mio braccio e corre presso di lei. Io lo seguo, egli si mette a parlare: 'Signora, dice, è vero che voi volete conoscermi?' Piena di gioia gli accennò con la testa di sì. Allora Rossini la trascina innanzi la bottega di Chevé e dice: 'Regardez cette botte d'asperges? Si vous voulez voir Rossini de tous les cótés, vous n'avez qu'à acheter cela!'. L'inglese, felicissima, corre dentro la bottega, compera gli asparagi, esce e li consegna a Rossini, il quale me li porge, e sottovoce mi dice: 'Domani li mangeremo insieme'. Indi si mette in faccia a quella Signora e dice: 'Voila Rossini de face:' si volta di fianco: 'Voila Rossini de cote:' si volta di spalle: 'Voila Rossini par derriére', e prendendo il mio braccio, conclude: 'Maintenant, Madame, j'ai l'honneur de vous saluer' Corremmo a riprendere la carrozzella di affitto che ci aspettava, e ce ne andammo a casa".