Pagina 111 di 160 |
Si loda pure degli amici che non lo abbandonarono mai, sia a Milano, che a Varenna e a Valdobbia, e primi tra essi rammenta i fratelli Vigoni, Eugenio Brambilla, Gavazzi, Arrigo Boito, che più volte lo visitò all'ospedale, Primo Levi, la Contessa di Conversano, (34) Donna Sofia Acquaviva Properzi con le belle figliuole, la Baronessa Salomone de Rothschild, che spesso con delicatezza lo soccorse ed alla quale dedicò in omaggio una sua melodia, composta il 1862 su parole di Alfredo de Musset, Adieu! tuttora inedita, Antonio Fogazzaro, a lui stretto da intima e fraterna amicizia. Ma, più e meglio degli altri, Egli ricorda gli amatissimi nepoti suoi, e ne parla sempre con profonda emozione e con vivo e paterno affetto: si sente intenerire solo al pensiero del suo Gaetano, figlio al fratello Francesco, da lui fatto istruire ed educare, e che fu poi l'erede del suo nome e delle sue sostanze; di Ernesto, Luigi, Cesare ed Alfonso Migliori, figliuoli all'amatissima sua sorella Concetta, da lui, fra tutti gli altri parenti, stimati e prediletti. (34) Ricorda che la Contessa di Conversano, in una notte di Natale, lo accompagnò con l'organo mentre suonava il violoncello nella Chiesa delle Figlie della Carità, intitolata a S. Rocco in Giulianova, e la Madre si comunicava. La buona e compianta Contessa, consorte a quell'illustre e simpatico gentiluomo D. Giulio Acquaviva, anche egli morto nel fiore degli anni, fu tra le più affettuose amiche di Gaetano Braga e quella che prendeva cura della vecchia madre di lui durante le lunghe assenze del Maestro. |