Vincenzo Bindi
Gaetano Braga da' ricordi della sua vita
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Si confondono all'aprico In festante comitiva.... Col profil d'un fauno antico Fatti, o Braga, al veroncello! E all'invito dell'amico Scendi.... e porta il violoncello. Alagna, VI agosto 1899. Enrico Panzacchi
Quando fu a Roma, suonò nella Sala Dante con l'orchestra romana, nella Società della stampa, da Michetti, dalla Contessa Caprara, accompagnato da A. Bustini, da Leopoldo Torlonia nella sua villa di Tivoli, più sovente dal Cardinale di Hohenlohe. E racconta: “Mi trovavo a Laveno dai miei amici Vigoni: eravamo al mese di agosto; ricevo una lettera del Cardinale, con la quale mi pregava, a nome della gran Duchessa Caterina di Russia, di recarmi a Villa d'Este a colazione, desiderando la Duchessa di sentirmi suonare. Io risposi che accettavo tutto fuorché la colazione, perché ero ospite della famiglia Vigoni. Ma, lo stesso giorno, Giulio ricevette questo biglietto dal Cardinale: 'Braga non vuol venire a colazione dalla gran Duchessa di Russia, dicendo che è vostro ospite. Io sono incaricato di pregarvi di far colazione da noi con Braga'. Tre giorni dopo, Giulio ed io giungemmo a Cernobbio. Durante quella dimora col Cardinale, in un battello a vapore, fummo a trovare il povero e celebre D. Antonio Stoppani... A Roma spesso visitavo il Cardinale di Hohenlohe ed era divenuto suo intimo amico. Una sera col maestro Bojardi gli feci udire la V suonata di Beethoven, dove si ammira quel divino adagio: Lo vidi piangere! Tanto gli piacque, che mi pregò di ripeterlo; ma io era divenuto con quel Signore tanto famigliare, che gli risposi: 'Eminenza, se mi farete una grazia, sì, se no, no. E che Volete? Domani si chiude a S. Pietro il Giubileo: ci sono migliaia d'inviti, un mio amico non può avere un biglietto'. 'Ripetetemi l'adagio, e domani il biglietto sarà alle 8 a casa vostra'.” E racconta quest'altro curioso aneddoto: “Un giorno che pranzavo a casa sua, mi disse: 'Braga, io sono più italiano di voi, perché ho sulle mie carni la croce di Savoia: il chirurgo, per togliermi un tumore, mi fece una gran Croce'.” |
