Ed ora dove lasciarsi la Gran Madre Chiesa, la quale per tanti altri secoli è ed è stata la storia benefica di quasi tutti i popoli e di tutti i luoghi? Ecco la Scrittura insieme ai Santi Padri, testimoni delle nostre tradizioni, nonché il Dritto Canonico con la sua legislazione. Ecco il Dritto Romano che presta l'aiuto del suo braccio, e l'influenza della sua autorità agli ecclesiastici ordinamenti.
E di vero, dagli atti degli Apostoli, fino alle ultime elucubrazioni di archeologia cristiana, i fautori della cremazione non potranno ritrovare altro uso vigente nella Chiesa fuori dell'umazione.
I discepoli dell'Apostolo Andrea, seppellirono in Egea il Corpo del loro Santo Maestro extra portam Daphiniticam.
E dove lasciarsi le sante e maestose tombe di un Pietro, di un Paolo, di un Cleto, di un Fabiano, di un Silvestro, di un Telesforo, di un Poliziano, di un Marcellino, di un Damaso, di un Nicolò Magno, di un Cajo cugino dell'imperatore Diocleziano, di un Lorenzo Levita l'uomo caritatevole per eccellenza, di una Cecilia nobile e coraggiosa zitella romana, di una grande e pudica Agnese, l'ammirazione dell'intera Roma per la sua bellezza angelica e fermezza di proposito, di un forte Sebastiano nobile e valoroso soldato, di un Lucio, di un Pancrazio nobile giovanetto romano, di un Zenone, di un Crisanto, di un Coloceto maggiordomo dell'imperatore Decio, di un Secondiano assessore del prefetto di Roma, e di molti altri intrepidi luminari, i quali generosamente per la fede loro soffrirono spontaneamente persecuzioni e morte? Qui non abbiamo creduto rammentare che le tombe delle vittime più distinte del vero risorgimento di una Legge Nuova.
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