Ecco poi sorgere, sopra di queste tombe dei Grandi Propagatori della Religione Cristiana, i Maestosi Tempii e Basiliche, siccome coverchi per custodirle, che formano l'ammirazione dei visitatori.
Ecco immediatamente la pietosa Madre Chiesa che fonda la grande istituzione dei Fossores, addetti nelle sociali adunanze delle Catacombe a scavare loculi da ricevervi le martirizzate salme dei gloriosi Confessori di quel Cristo che nell'ultima sua ora non isdegnò di lavare e baciare i piedi ai suoi compagni!
Non vi è compenso che basti, esclama il Marchi, a pagare il sacrificio di un fossore, il quale si consacrava ai pericoli, agli stenti, alle fatiche incredibili di quegli immensi lavori sotterranei, e del trasporto di quei corpi. Da qui gli accubitorii in Africa, i poliandri in Occidente, i cimiteri in Oriente, come quelli di Alessandria, di Nicomedia, di Antioca, di Tebe e di Menfi, il quale ultimo misurava dodici chilometri di circuito, e contava oltre settemila e più monumenti.
Tra i fossori e raccoglitori di corpi di martiri, si noverano Pontefici e Matrone, Stefano, Callisto e Marcello, Lucina, Prassede, Anastasia, Apollonia, Felicita e Prudenziana nonché Sincleta, Serena ed Abbondanza, le Sante e Gloriose Patrizie Spoletine, le quali erogarono le loro ampie ricchezze, in mezzo a continui pericoli della vita, a questo ufficio d'insigne pietà. — Il Santo Pontefice Simpliciano con la sua stragrande attività riuscì a seppellire di sua mano ben 342 martiri.
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