Pietro Terribili
Le Spoglie Mortali si debbono cremare o sotterrare?


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     Ove è da notarsi l'amore con cui quei primitivi e fervidi cristiani ornavano le tombe dei trapassati con marmi, pitture, epigrafi, scolture, e specialmente con vetri ornati di figure in oro, dei quali soltanto l'eruditissimo Garrucci ne raccolse e ne illustrò in un'opera colossale ben 318.
     In breve, dinanzi allo irradiante Sole del Cristianesimo nascente sparirono le fracide nebbie delle vecchie istituzioni, e la tranquilla tomba soppiantò da per tutto il beffardo ed infame crepitio delle fiamme, che oggi si rivuole da alcuni moderni insensati!
     Dopo tutto questo è superfluo recare innanzi il titolo de violato sepulcro, e la sepulcri violati actio del corpus Juris Civilis. Ed ora a chè passare in rassegna le infinite disposizioni e i fulmini delle Decretali? A chè i Canoni dei Concili? Egli è d'uopo qui pure rammentare altre tombe, venerate, sorte più tardi, dove son deposte le spoglie di un Benedetto da Montecassino, di un Ambrogio da Milano, di un Carlo Borromeo, di un Francesco d'Assisi, del grande Alessandro III, di un Gregorio XIII, di un Tommaso d'Aquino, di un Bonaventura d Bagnoregio, di un Benedetto XIV di un Gregorio VIII, di un Giulio Mazarino, di un Giuseppe Mezzofanti, di un Antonio da Padova, di un Alessandro IV, di un Sisto V, di un Camillo de Lellis ed un Giuseppe di Calasanzio, di un Francesco di Sales. Ammettendo la cremazione, a che prò additare ai venturi la onorata e marmorea tomba nella sua ricca ed adorata cappella, del buono ed umile Berardo Vescovo di Teramo, di cui i suoi concittadini per le sue preclare e rare virtù, se ne fecero in vita ed in morte un adorato protettore?