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Ascoltiamo con religioso silenzio l'esposizione di detta legge, da un luminare della moderna chimica, il dottor Liebig, nelle sue lettere chimiche. «Le sostanze che compongono gli animali ed i vegetali, egli dice, sono nate sotto il dominio della forza vitale. Essa è quella che determina la direzione in cui attiravansi gli elementi, ossia è una forza di movimento, capace di comunicare questo agli atomi in riposo, e di opporre una resistenza ad altre forze di movimento, alla forza chimica, alla forza del calore, a quella elettrica. Allorché dopo la morte, la forza vitale opponesi alla influenza di esse, subentrano i fenomeni meravigliosi che noi denotiamo con i nomi di fermentazione, putrefatio, eremacausia. Essi sono dei processi di composizione, mercè i quali, gli elementi negli ultimi risultamenti loro, vengono ridotte allo stato che possedevano prima che avessero preso parte al processo vitale. Gli atomi organici degli ordini dei più elevati, vengono per siffatti processi ricondotti a quelli dell'infimo ordine da cui nacquero». Si conosce da tutti che gli esseri organizzati provano dopo la morte una trasformazione che ha per effetto di fare sparire a poco a poco dal suolo la materia di cui essi si compongono. Ma sono le parti animali che sopratutto provano questa trasformazione in un tempo più breve; esse si diffondono nell'aria allo stato di gas, e finiscono per non lasciare che le parti minerali venute dalla terra. Questo gran fenomeno di dissoluzione si compie naturalmente negli esseri organizzati, subito che la morte arresta l'azione delle cause variate, sotto la cui influenza le combinazioni che le compongono, si erano firmate.» «I prodotti dell'economia vegetale ed animale provano, mercè l'azione dell'aria e dell'acqua una serie di metamorfisi del loro carbonio in acido carbonico, del loro idrogeno in acqua, del loro azoto in ammoniaca, e del loro solfo in acido solforico. |