Ma allorquando, per lungo lasso di tempo, milioni e milioni di morti si seppellivano dentro le città, i paesi e le ville, dentro i templi; l'uomo allora invece di morire presto per i pretesi miasmi, per le esalazioni pestifere delle sepolture, viveva invece lungamente! Ora poi che tutto si è riformato e si va riformando a base di alta e raffinata igiene, da farci quasi illudere di poter vivere sempre (sic)... si muore più presto, anzi non sbaglieremmo, dicendo che si muore sul nascere. Perciò bisogna lasciare andare il mondo come è andato sempre, che più o meno tutti i fatti naturali andranno bene. Altrimenti se codesti fatti cosmici si vogliono tanto mistificare per perfezionarli grandemente, si andrà a finire, e non a lungo, ad un orribile caos da non comprendersi più nulla.
Ma torniamo al sig. Pappenheim. Il rispetto che dobbiamo alla chimica ed ai cultori di una scienza che con i suoi progressi, ha fatto tanto avanzare le scienze affini, ci obbliga a dimandare se questo signore fu almeno un gran cultore di essa, come egli si spaccia, perché nei suoi dettami egli accusa la chimica organica di aver poco progredita, mentre a lui sono ignoti non solo i progressi, ma (ci perdoni) i principii perfino di questa scienza. Infatti il nostro dottore ignora che l'analisi immediata dei principii organici, è giunta a tal grado di perfezione (e tale era in gran parte, sin dai tempi suoi) che non è possibile sfuggano ad ogni, diligente chimico i principii organici ed organizzati che possono evidentemente trovarsi in un'acqua potabile. Diremo dippiù che le acque potabili, non debbono contenere tutto al più che tracce di sostanze organiche accidentali. Ed infatti è noto a qualsiasi scolaretto o dilettante di chimica di una scuola di borgata o di campagna, che mille grammi di acqua potabile, non contengono in media più di 0,00006 di sostanze organiche, ed è vero altresì che il chimico può in un'acqua qualunque determinare più la milionesima parte e meno ancora di sostanza. Sarà soltanto quistione che invece di prendere ad analizzare un litro di una data acqua, se ne prenderanno 10, 100, 1000, appunto come fecero i famosi chimici Kirkoff e Bunsen, quando giunsero alla scoperta del rubidio e del cesio.
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