Apertosi, parecchi anni or sono, in una cripta di una chiesa di Roma una camera mortuaria, chiusa ermeticamente a muro, e nella quale erano stati immessi dei cadaveri distesi al suolo, chi vi entrò non ebbe a sentire nessun cattivo odore, né soffrirne di stomaco o di testa. Le aree particolari cui erano posti i singoli cadaveri, erano aperte, la terra smossa; e questa aveva in tal modo succhiata e frammistata tutta la sostanza cadaverica, da non lasciarvi sopra altro che poche ceneri.
Chi non sa e non rammenta nel gran Santuario dell'Illibato Poverello d'Assisi, le camere mortuarie, dove ben disposti e conservati esistevano centinaia di cadaveri per essere spettacolo perenne di caducità umana, e quindi di ravvedimento ai numerosi pellegrini che da ogni dove affluivano ed affluiscono colà?
Ci si dica qual reo malore dalle anzidette camere sia mai uscito? Niente! — Dunque se esalazioni mifitiche non avvengono in camere mortuarie, anche non interamente chiuse, benché poste in località appartate, molto meno devono accadere in una fossa, dove il cadavere è da ogni parte circondato e stretto dalla terra.
Infatti quando a Parigi si fece lo scavo dell'antico cimitero detto degl'Innocenti, non si trovò alcuna putrefazione verminosa, sibbene una sostanza saponacea ammoniacale, una massa irregolare di materia molle, di color bianco grigio, che circondava da ogni parte le ossa.
Il Dottor Fourcroi sentenzia che questa materia detta adipocera, è il prodotto costante di una lenta decomposizione operatasi in lunghissimo tempo, e quindi senza miasmi e senza vermi.
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