Il prof. Selmi scoperse ad aree tranquille far vita sopra i cimiteri un corpuscolo organico nominato septopneum il cui reo influsso corrompe l'aria a detrimento dell'uomo. Gli risponde il prof. Scarenzio, ciò essere proprio di tutte le terre incolte (le maremmerie ne sono piene) e non dei soli cimiteri, e vi si può rimediare piantandovi degli alberi e facendovi germogliare fiori, così adatti ad ornare le tombe dei nostri cari.
Il dott. Eassie scrive: «A Manchester si die' caso in cui per via delle fogne che corrono pel cimitero, furono invase le case da un odore pestilenziale di cadaveri.» Ma a tal cimitero noi possiamo opporre altri a migliaia che mai han dato questo cattivo odore. Anzi lo stesso cimitero di Manchester non esisteva da anni ed anni senza che desse la minima noia ai suoi vicini. Che anzi, non esistono da molti anni in tante altre città, tanti altri cimiteri sotto dei quali passano degli alvei senza che ne sia provenuto nocumento alcuno per cattivi esali cadaverici? Perciò un tal fatto ed altri allegati di simil genere, debbono essere annoverati tra i casi straordinarii od accidentali, ed attribuirli all'azione di qualche altra causa che non sia il semplice cimitero. Che si direbbe per es. di colui il quale, racimolando dalle statistiche gl'infortunii che avvengono in mare, nelle ferrovie e nelle miniere, enumeratili tutti, esclamasse: la navigazione, le ferrovie, le miniere sono cause di sventure perpetue di annegamenti, di stragi, dunque bisogna abolirle. Si risponderebbe che quell'uomo il quale parla in tal modo, non ragiona o per lo meno si sia impazzito. Ed infatti provenendo tutte queste disgrazie da cause estrinseche, sarebbe contro la sana logica incolparne la navigazione, le ferrovie e le miniere. Ebbene si applichi questo argomento anche ai cimiteri, e si cessi una buona volta di metterli in ludibrio dagli arroganti ed insensati. Ed invero fu calunniato anche il cimitero di Parigi, quello di Montparnasse.
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