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Ma il punto assai importante, che sbaraglia addirittura i fornellisti d'Italia, è il seguente. Ognuno sa che lo statuto italiano ha chiaramente sancito nel suo principio che la religione Cattolica è la sola dominante nello Stato; gli altri culti ora esistenti, sono tollerati. Ora siccome per tanti motivi la cremazione cozza con la menzionata Religione Cattolica, conseguentemente avviene che dessa invoca per diritto la legge dello Stato, a protezione, onde difendersi nel suo vecchio campo, dalla nuova invaditrice! Intanto poi l'attuale Nazione, oltre di avere siffattamente dimostrata la propria volontà a favore dell'inumazione, ha poi in modo assai esplicito dichiarato nel Codice generale e nello speciale che regola la materia. Nel primo dice: art. 385 cod. civ. «Non si darà sepoltura se non precede l'autorizzazione dell'ufficiale dello stato civile.» Ora la sepoltura è l'inumazione: né può dedursi la possibilità della cremazione da questo testo, non potendosi attribuire alla legge altro significato da quello che hanno le parole che la esprimono, secondo le concessioni di esse e l'intenzione del legislatore, come avverte l'istesso codice, art. 8, e secondo il notissimo aforisma del Digesto: Cum in verbis nulla ambiguitas est, non debet admitti voluntatis quaestio. |