Pietro Terribili
Le Spoglie Mortali si debbono cremare o sotterrare?


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     Devergie, Lasveur, Bayard l'animoso spregiatore d'infezioni cadaveriche, Orfila, ci confermano questi postulati della scienza. Il signor Casper trovò l'arsenico nei capelli di una povera donna morta nel 1848 ed esumata nel 1859, cioè 11 anni dopo, reputata vittima di un venefìcio.
     In un villaggio del Comune di Civitella del Tronto, provincia di Teramo, or sono pochi anni per un furticello di fichi venne, in una campagna, ucciso un ragazzo senza che l'autore del misfatto fosse visto da alcuno. Il cadavere fu sepolto. Dopo alcuni mesi, insinuatosi il sospetto che causa di quella morte fosse stata una percossa inferta sul capo del misero giovinetto dal proprietario del podere; il rappresentante della legge ne ordinò l'esumazione. La perizia medica dimostrò che l'accusa era fondata, e così il processo andò avanti. Trattatasi la causa nel circolo delle nostre Assise, dopo due giorni di dibattimento, avendo il processo preso una certa importanza per i personaggi che vi presero parte, in ispecie pel protagonista della causa signor Bonifacio comm. Ferdinando, e per la venuta di un perito da Napoli in difesa dell'imputato; il giurì convinto di reità, die' soddisfazione alla giustizia punitrice.
     Anche in un altro paese delle vicinanze di Teramo moriva improvvisamente una disgraziata signora, moglie di un farmacista, e fu regolarmente tumulata. Dopo qualche tempo nacque il sospetto che a favorire quell'esito fatale fosse stata somministrata alla povera infelice qualche sostanza venefica, nientemeno, dal suo marito; anche in tal caso dal rappresentante della legge fu ordinata la esumazione colla relativa perizia, che valse a cancellare ogni sospetto, ed a riprestinare la persona accusata nella stima e nell'onore dei suoi concittadini.