Federico Adamoli
Felice Barnabei. Lettere a Giannina Milli (1862-1888)


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     A Roma visse ed operò per il resto della vita. Le amarezze giunsero in seguito allo scandalo di Villa Giulia - al quale la stampa dell'epoca diede grande risalto - che esplose nel 1899 in seguito ad una serie di accuse lanciate da Wolfgang Helbig (34) archeologo tedesco di fama internazionale: le accuse vertevano su alcune falsificazioni e miravano a screditare il rigore scientifico di cui il Museo si faceva vanto. Lo scandalo trovava la sua evidente origine nel risentimento che diversi operatori del settore nutrivano nei confronti di Barnabei legati in buona parte ai cambiamenti da lui operati nelle politiche di esecuzione degli scavi che andavano a ledere gli interessi economici di taluni. In seguito allo scandalo venne nominata una commissione d'inchiesta che pur sconfessando le accuse dell'Helbig (il quale fu oggetto di una durissima requisitoria) espresse dubbi e critiche sulla gestione del Museo. Le quali critiche non si sopirono anzi crebbero ulteriormente aprendo un lungo periodo di crisi sia per il Museo di Villa Giulia che per la Direzione generale delle antichità e belle arti.
     La carriera ministeriale terminò con le dimissioni nel 1900 giunte quando si era già dedicato alla vita politica: eletto deputato per il collegio di Teramo inaugurò una lunga carriera parlamentare durata per quattro legislature fino al 1917 (35). Dell'attività parlamentare merita di essere ricordata l'istituzione a Castelli nel 1906 della Scuola d'arte applicata alla ceramica. Ormai 65enne tra la sorpresa generale sposò la giovane vedova di un modesto impiegato di pretura ed ebbe una figlia Margherita. Con il matrimonio abbandonò l'assidua frequentazione dei salotti e della vita mondana continuando però a visitare la corte dove impartiva lezione di greco e latino alla regina Margherita alla quale fu legato da sincera e lunga amicizia.
     Morì a Roma il 29 ottobre 1922.

(34) Wolfgang Helbig (1839-1915) archeologo nato a Dresda (Germania). Dopo gli studi in filologia ed archeologia compì viaggi in Italia Grecia Russia Francia e Nord Africa. Dal 1887 si stabilì a Roma. E' ricordato per gli studi sulle pitture di Pompei e per la Guida alle collezioni di antichità classiche che pubblicò a Roma.

(35) Eletto la prima volta nel collegio di Teramo nelle successive legislature rappresentò quello di Atri e questo perché i riflessi della vicenda di Villa Giulia rinfocolati da questioni di contrapposizione politica si fecero sentire anche a Teramo dove venne attaccato dalla stampa e si alienò le simpatie dei teramani.