Federico Adamoli
Felice Barnabei. Lettere a Giannina Milli (1862-1888)


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     Forse le farà meraviglia che io sia quì; eppure ringrazio Iddio che il Prof. Villari mi abbia concesso rimanere nella scuola per tutto il mese mentre gli altri se ne sono andati via. Fino da Pasqua i miei amici di Teramo mi fecero sperare che mi sarebbe concesso quel sussidio che l'anno passato ebbi dalla Provincia. Ciò fu per me un conforto in quanto che avrei potuto con quello dopo aver riabbracciato mio padre e rivedervi i miei ritornarmene a Firenze e studiare né starmene inoperoso tutti i mesi delle vacanze la qual cosa mi sarebbe stata di grave danno. Riposai in questa speranza e feci dei bellissimi progetti e dei superbi castelli in aria che alleggerivano tante volte la mia pena per gli esami. Ma quando siamo venuti al punto pare che tutto sia svanito!
     E' avvenuta una mutazione grandissima. A mio padre hanno detto che ho quattrini a bizzeffe che sono impiegato e via dicendo ed i miei amici di Teramo pare che mi incolpino di gravi debiti. Mi hanno fatto sapere che siccome il sussidio mi fu assegnato perché studiassi disegno era necessario che mandassi i certificati di assistenza alle lezioni dell'accademia delle Belle Arti.
     Ed io per le cure dell'ottimo Sig. Folini che davvero non merito sono entrato a far parte di questa accademia e studio il disegno. Il Prof. Villari tutto inteso a giovarmi mi ha consigliato seguir questa via: assistere cioè all'accademia ed iscrivermi per l'anno venturo seguitare lo studio del disegno il quale in ogni caso mi sarà utile massime per gli studi archeologici e della storia delle arti per i quali mi promettono in seguito tutti i successi. Egli spera che ciò potrà fare che la Provincia per ora mi mandi il denaro; in appresso poi proporrebbe e coll'aiuto di valide raccomandazioni che questo sussidio mi si investa ed egli come Direttore di questa Scuola Superiore scriverebbe al consiglio una lettera ufficiale in cui darebbe ragguaglio dei miei studii e farebbe delle esortazioni a non abbandonarmi. Il Villari sarà quì di ritorno da Firenze fra pochi giorni allora ne riparleremo e scriveremo a lei che potrà davvero condurre questa barca al porto. Io spero che in questo modo ci si escirà altrimenti mi va male davvero perché prima che ricominci il nuovo corso ho necessità di studio (56).

(56) In questa lettera e nelle successive scritte nel corso del 1864 la Milli raccoglie i numerosi sfoghi del Barnabei a proposito della concessione di questi sussidi provinciali i cui sviluppi appaiono molto controversi.